Informativa N. 4/2016 – Novità IMU e TASI abitazioni concesse in comodato

Informative

Con la stesura del presente documento intendo evidenziare le novità che interessano IMU e TASI per l’abitazione
concessa in comodato a parenti il linea retta entro il primo grado e da questi adibita a propria abitazione principale.

Per effetto della Legge di Stabilità 2016, a decorrere da quest’anno cambiano le regole per l’IMU e la TASI dovute
sull’abitazione concessa in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado.
Fino al 2015, era lasciata all’autonomia comunale (il comune doveva prevederlo espressamente nella delibera e nel
prevederlo doveva stabilirne la condizione e cioè o che l’agevolazione operasse limitatamente alla quota di rendita risultante
in catasto non eccedente il valore di euro 500 euro, oppure che il nucleo familiare del comodatario avesse un valore ISEE
non superiore ai 15.000 annui). Inoltre, l’assimilazione era da applicarsi limitatamente ad una sola unità immobiliare e il
comune poteva altresì stabilire come ulteriore condizione che il comodato fosse regolarmente registrato.
Dal 2016 tutto cambia. Infatti, il Legislatore con il comma 10 della Legge n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016),
riconosce (senza che la delibera comunale debba prevederlo) la riduzione del 50% della base imponibile per il calcolo
dell’IMU e della TASI sull’immobile (non di lusso) concesso in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado e
utilizzato da questi come abitazione principale. L’agevolazione è concessa solo se rispettate determinate condizioni.

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Distinti saluti

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