Informativa N. 26/2016 – Dismissione dei cespiti aziendali

Informative

Casistica

Può accadere che l’azienda non disponga più di determinati beni aziendali in precedenza utilizzati come strumentali nel corso della vita aziendale, perché ormai dismessi.

Ma cosa succede se, in caso di accesso fiscale, dovesse essere constatato che determinati beni non si trovano più nei luoghi in cui viene esercitata l’impresa?

La risposta è che, in assenza di idonea documentazione giustificativa, l’organo verificatore potrà accertare in via presuntiva la vendita dei beni senza emissione di fattura con contestuale recupero delle relative  imposte e sanzioni.

Tutto nasce da una norma (cfr. art. co. 1 del D.P.R. 441/97) ai sensi della quale si dispone che “si presumono ceduti i beni acquistati, importati o prodotti che non si trovano nei luoghi in cui il contribuente svolge la propria attività”.

Quindi, in caso di controlli, per evitare l’accertamento presuntivo e vincere la presunzione di una vendita “a nero”, occorrerà dimostrare con adeguata documentazione a supporto, le ragioni secondo le quali il bene non si trova più in azienda, a nulla valendo le mere dichiarazioni dell’imprenditore.

informativa 2016-26 dismissione cespiti aziendali

Distinti saluti

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